Un’altra storia sbagliata

Nel mese di luglio 2012, precisamente il 14 luglio 2012 con delibera n. 46 veniva approvato in consiglio comunale il progetto di riconversione urbanistica della cava General Sindes, di proprietà della famiglia Caturano. Contro tale delibera venivano presentati da associazioni e partiti diversi esposti ... (leggi tutto)

Uniamo la protesta alla proposta, il conflitto al consenso.

La città è attenta ai problemi che riguardano l’ambiente e la vivibilità: sale piene ai dibattiti e ai convegni, mobilitazioni di massa, comitati che studiano e che propongono soluzioni. E’, però, opportuno, utile e intelligente elevare il livello unitario possibile delle iniziative per rafforzare la capacità di incidere. (leggi tutto)

Strategia rifiuti-zero. Partecipazione da dieci e lode

Maddaloni, giovedì 13 febbraio 2014. Dalle 17,30 all’ex Macello
Una sala piena e attenta, con tante persone rimaste in piedi: è questa l’immagine principale del convegno dibattito su rifiuti-zero organizzato da PD, GD, Rifondazione e Revolution che si è tenuto ieri sera (Giovedì 13 febbraio ndr) alla sala polifunzionale dell’ex Macello di Maddaloni. (leggi tutto)

E' il conflitto, bellezza

"(...) La destra sostiene che la società è una sola, omogenea, armonica, come una marmellata, peccato per quei grumi fastidiosi, gli allogeni, i disturbatori dell'ordine, il migrante e il dissenziente oggi, il comunista "sovietico" ieri, che vanno espulsi dalla comunità (...) Se c'è qualcosa che tiene insieme le tante sinistre, parola imprecisa, è questo atteggiamento, ripartire dalla convinzione che la società è divisa, che il conflitto è endemico, inevitabile. Poi ci sono vari modi per affrontarlo, chiamali marxista, socialdemocratico, anarchico... Puoi cercare di mediare il conflitto, puoi combatterlo, ma se sei di sinistra di certo non puoi negarlo. Wu Ming:"Basta col politicamente corretto: riconoscere che il conflitto esiste"

Rifiuti zero a Maddaloni? Si, grazie!

La non brillante performance (29% OPR) della raccolta differenziata nel Comune di Maddaloni non è un dato immodificabile, ma un risultato che può essere migliorato con scelte politiche coraggiose e concrete. La sfida della strategia rifiuti zero in questo territorio potrebbe caratterizzarsi attraverso tre parole chiave: sostenibilità economica e impiantistica, incentivazione dell’utenza, comunicazione e partecipazione della cittadinanza (vedi il documento nella versione del 23 luglio 2013)

Le associazioni di cittadinanza attiva e i partiti della sinistra ricominciano … da quattro.

Maddaloni, lunedì 8 luglio. Masseria Monti, Foro Boario, Lo Uttaro e nuovo capitolato d’appalto per la gestione dei rifiuti: quattro argomenti portati all’attenzione della Sindaca da parte di Comitato Vivibilità, Giovani Democratici, PD, Revolution, Rifondazione, SEL, con una lettera consegnata stamattina (lunedì 8 luglio 2013) agli uffici municipali di Maddaloni da Venia Caramico, delegata alla presentazione dai sottoscrittori. Un approccio, da parte della sinistra sociale e politica, pragmatico, diretto, costruttivo che con uno stile scevro da politicismi apre una interlocuzione con la nuova amministrazione comunale di Maddaloni. Chiare le richieste e soprattutto le proposte. In particolare su Masseria Monti, che, secondo i sottoscrittori, deve cambiare la sua destinazione d’uso da cava a “discarica abusiva, affinché si possa procedere alla messa in sicurezza, alla caratterizzazione, anche in danno alla proprietà, e all’elaborazione di un progetto di bonifica”, rompendo con gli equilibrismi che finora hanno caratterizzato i rapporti tra le amministrazioni e la proprietà e sulla necessità, “in occasione dello stipulando Capitolato d’Appalto per le attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti” di aderire ufficialmente al protocollo “rifiuti zero” e “realizzare sul territorio un progetto che abbia finalità compatibili con la strategia rifiuti zero”. “Ricominciamo da quattro – hanno dichiarato i sottoscrittori – senza castelli in aria sul futuro della sinistra. Ma con l’intenzione di continuare un percorso insieme e di fare sempre cose utili per la collettività”. In allegato la lettera alla Sindaca

Siamo tutti precari, ma non vogliamo morire

... reddito per tutte e tutti: una proposta di legge di iniziativa popolare (finalmente) già presentata al Parlamento. Che dici, la facciamo girare 'sta lettera?